Qualche giorno fa mi è venuta voglia di marmellata di more, questa marmellata mi ricorda tanto quando da piccola andavo a trovare i miei parenti in Puglia a Vico del Gargano, e con mio zio andavamo a raccoglere more nella Foresta Umbra.Poi a casa preparavamo la marmellata che vi assicuro aveva un sapore indescrivibile. Così sono andata al supermercato e ho comprato un barattolo di marmellata di more. Il mattino dopo mi sono alzata con un unico pensiero nella testa, fare colazione con fette biscottate burro e marmellata, ma quando ho aperto il barattolo ho avuto l'amara sorpresa...era una gelatina di qualcosa che vagamente assomigliava al colore e sapore della mora...che tristezza, per cui vi propongo la preparazione base della Marmellata, vi assicuro che è facile ed è sicursamente più genuina di quella acquistata al supermercato.
Materiale occorrente:
Frutta
Zucchero
una pentola larga
una pentola alta
vasetti di vetro con possibilità di chiusura sottovuoto e guarnizioni nuove. (la capacità ideale è 250 gr., più facile da consumare) un mestolo di legno un piattino per chi non è pratico può usare un preparato per marmellate (si trova in tutti i supermercati)
Procedura:
Lavare la frutta ed eliminare quante più impurità possibili; tranne nel caso degli agrumi, sarebbe meglio non sbucciare i frutti, perchè la scorza aiuta la gelificazione della marmellata stessa.
La frutta pulita dev'essere quindi sminuzzata non frullata in parti piccolissime e quindi versata nella pentola. Riempire una pentola d'acqua e portarla ad ebollizione; quando l'acqua bolle, abbassare la fiamma ed immergervi i vasetti aperti per circa 10 minuti anche i tappi, quindi spegnere la fiamma ed estrarre i vasetti.
Nel frattempo, portare ad ebollizione la frutta mantenendo la fiamma a un livello medio di intensità; mescolare costantemente ed aggiungere gradualmente lo zucchero in quantità variabile da 500g (per frutti molto dolci) a 1kg (per frutti molto acidi) per ogni kg di frutta.
Eliminare eventuali impurità (non le bucce) o la schiuma che dovessero venire in superficie.
Se si desidera aggiungere un preparato per marmellate abbassare la fiamma, aggiungere il quantitativo adeguato di preparato e quindi riprendere l'ebollizione, mescolando costantemente, altrimenti mantenere l'ebollizione a fiamma vivace per circa 5 minuti, mescolando costantemente. Non aggiungere mai acqua.
Abbassare la fiamma al minimo; estrarre un cucchiaio di marmellata dalla pentola e versarlo sul piattino. Il composto dovrebbe presentarsi compatto e scivolare solo leggermente sul piatto.
Se il composto risulta troppo liquido, aggiungere il succo di un limone (50 ml) per ogni kg di frutta e mantenere l'ebollizione a fiamma vivace per circa 5 minuti. Se la marmellata ha raggiunto la consistenza desiderata, versarla ancora bollente nei vasetti con l'aiuto di un mestolo, lasciando circa 3 cm tra il livello raggiunto dalla marmellata e il tappo; chiudere immediatamente sigillando con il tappo ermetico e capovolgere i vasetti per circa 5 minuti. Rimettere i vasetti ora pieni nella pentola usata per la sterilizzazione (nuovamente riempita d'acqua). Portare l'acqua ad ebollizione, raggiunta la quale abbassare la fiamma e fare sobbollire per circa 30 minuti. Estrarre i vasetti, asciugarli e riporli in un luogo fresco e possibilmente lontano dalla luce.
Conservazione:
La marmellata fatta in casa non dovrebbe essere conservata per più di un anno; è utile a questo proposito utilizzare delle etichette da applicare ai barattoli, che riportino sia il tipo di frutta sia (soprattutto) la data di preparazione della marmellata. E' possibile consumare la marmellata a partire da 24 ore dall'ultima sterilizzazione. Una volta aperto, un vasetto di marmellata va conservato in frigorifero e consumato entro massimo 20 giorni.
Curiosità:
E' possibile preparare conserve (dolci) anche a partire da ingredienti inusuali quali pomodori verdi, basilico, radicchio rosso (trevigiano) o sedano, seguendo essenzialmente la stessa procedura prevista per la frutta. La cottura è solitamente un'operazione più delicata, dal momento che gli ortaggi, in media, contengono meno acqua della frutta e tendono quindi ad attaccarsi più facilmente al fondo della pentola. Nella maggior parte dei casi è necessario aggiungere il preparato a base per ottenere una gelificazione ottimale.
Così l'ho provata anche io e ho fatto due tipi di marmellata:
Marmellata di prugne gialle e nere
Per 3 kg di frutta ho usato 1 kg di zucchero, la frutta era abbastanza dolce.
Marmellata di melone
Per 1 kg di melone ho usato 300 gr di zucchero perchè il melone era già dolce.
Ho scoperto che adoro fare le marmellate ;)
Cara Paola, concordo pienamente con te. Le marmellate fatte in casa sono tutta, ma proprio tutta un'altra cosa! Grazie per avercelo ricordato (e per le tue indicazioni): brava! A presto
RispondiEliminaSabrine