venerdì 27 settembre 2013

Treccia di pane (con lievito madre) ripiena con tonno e cipolle di tropea

Da una ricetta di Sara Papa (su Alice TV) ecco la mia versione a treccia, devo dire che l'aspetto è molto bello e non solo, l'impasto è venuto molto soffice (non asciutto) e anche elastico, il condimento interno non è fuoriuscito. Come prima volta è una bella soddisfazione, sarà la fortuna del principiante? :)



Ingredienti:


  • 600g di farina manitoba
  • 400g di acqua 
  • 150g di lievito madre 
  • 10g di sale
  • 1 cucchiaio di olio evo 
Ripieno:
  • 400g di cipolle di Tropea
  • 2 pomodori rossi 50g di olive verdi schiacciate
  • olio evo
  • sale 
  • 80 gr di tonno

Emulsione:
  • acqua
  • olio evo
  • un pizzico di sale
Inoltre ho usato semi di papavero e semi di sesamo per decorare.

Procedimento:

Setacciare la farina, fare una fontana. Al centro versare l'acqua con il sale e l'olio e infine il lievito madre. 
Mescolare con le mani fino quando la farina ha incorporato tutto il liquido. Versare la pasta su una superficie infarinata e iniziare a lavorare finché la pasta si staccherà senza fatica dalla spianatoia e sarà morbida ed elastica. 

Porre la pasta a lievitare coprendola con un canovaccio umido fino a quando sarà raddoppiata di volume.

Tagliare le cipolle, farle stufare in padella con l'olio per 5-10 minuti. Aggiustare di sale e farle raffreddare. 


Stendere con le mani la pasta in una teglia grande unta di olio e farcire la pasta al centro con le cipolle, le olive,i pomodori a pezzi, il tonno.
Partendo da circa 3 cm dall'alto incidete l'impasto con tagli orizzontali di circa 3 cm di spessore da entrambi i lati del ripieno. Togliete i 4 angoli di pasta poi ripiegate verso il ripieno i lembi di pasta che si trovano in alto e in basso poi cominciate e incrociare sul ripieno i lembi laterali. 
Con la pasta avanzata dagli angoli fare due roselline e metterle sulla treccia.




Spennellate con l'emulsione, cospargete con i semi di sesamo e i semi di papavero e fate lievitare per 30 minuti. 

Riscaldare il forno a 200° , infornare e far cuocere per 10 minuti, poi abbassare a 180° e cuocere altri 20 minuti.





Buon Appetito :)









mercoledì 8 maggio 2013

Il Pane di casa con Lievito Madre

Vi mostro una delle mie prime pagnotte fatta con il Lievito Madre ci sto lavorando ancora, sto sperimentando vari tipi di farina e tempi di cottura (si sa che i forni non sono tutti uguali) .
Questa pagnotta l'ho fatta seguendo la lavorazione semplice a tre impasti.



Primo impasto (rinfresco):


50 gr. di pasta madre

100 gr. di farina 0
45 gr. di acqua tiepida

Lavorare lentamente fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.

Lasciare riposare e lievitare a temperatura costante per 4 ore circa.

Al termine della lievitazione prelevare 100 grammi dall’impasto lievitato, questa sarà la vostra pasta madre per i pani successivi. Riponetela in un contenitore e conservatela in frigorifero.

 

Secondo impasto:

50 gr. del primo impasto
200 gr. di farina
100 gr. di acqua tiepida
Lavorare fino ad ottenere un impasto liscio e elastico.
Lasciare riposare e lievitare a temperatura costante per 8-10 ore circa.

Impasto finale:


350 gr. del secondo impasto
700 gr. di farina
320 gr. circa di acqua tiepida
sale
A questo impasto potete aggiungere anche i vostri condimenti preferiti, come olio extravergine di oliva e semi misti.

Lavorate a lungo fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico, poco appiccicoso. Quindi mettetela in un contenitore o sulla spianatoia e ponetela a lievitare. Quando avrà lievitato (4-5 ore) prendete delicatamente la pasta e mettetela in una teglia (con carta forno o bagnata di olio), fate una bella pagnotta e lasciate lievitare a forno spento per altre 2-3 ore.

Infine cuocere in forno per 40-50 minuti (a 250 °C per i primi 10 minuti finchè si forma la crosta e poi abbassare a 200°C) fino a completa cottura. Se volete una crosta un po' più croccante, mettete inizialmente nel forno una ciotolina di acqua che servirà ad aumentare l'umidità e quando vedete che la crosta si è formata la togliete.




  In questo modo avete ottenuto 1 kg di pane sano e gustoso, in grado di mantenersi fresco per l’intera settimana.


Buon Appetito.

martedì 7 maggio 2013

Conservazione Lievito Madre ovvero Disidratazione e Reidratazione


La Pasta Madre come ho citato nel post Autoprodurre la Pasta Madre ha bisogno di frequenti rinfreschi almeno una volta a settimana se tenuta in frigorifero (sto sperimentando la ghiacciaia e ho notato che la Pasta Madre sopravvive anche se più debole) , ma per chi non riesce a fare i rinfreschi (per mancanza di tempo o perchè non si riesce a regalare l'esubero di pasta che si viene a creare) c'è un altro sistema di conservazione, la Disidratazione. L'idea me l'ha fatta venire mio cognato al telefono , una volta si faceva così per praticità per cui mi sono andata a documentare e sono riuscita a trovare il procedimento (fonte Il Profumo delle Madeleines ) che riporto quì nel mio post per averlo sempre con me, la cosa meravigliosa è che si può conservare per 6-7 mesi!

Per la conservazione - Disidratazione:


Pesate il vostro lievito madre (o la quantità che volete tenervi da parte) e impastatelo nella planetaria con lo stesso peso di farina, senza aggiungere acqua. Lavoratelo finché diventa tutto sbricioloso e fatelo asciugare su una teglia ricoperta di carta forno (deve perdere tutta l'umidità). Una volta completamente asciutto, conservatelo in frigo fino all’utilizzo.


Per utilizzarlo -  Reidratazione:

Pesate il lievito madre polverizzato (o la quantità che volete rigenerare) e unitevi acqua pari alla metà del suo peso

(es. 200 gr di lm + 100 gr di acqua).

Mettete in planetaria e fate impastare fino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo. Fate una palla, incidete a croce e conservate in una ciotola (non di plastica), coperto da pellicola; tenete in un posto al riparo da correnti d’aria.

Dal giorno dopo, fate un rinfresco al giorno per una settimana, in questo modo:

1 parte di lievito

1 parte di farina

il 47% di acqua

Es.
200 gr di pasta madre
200 gr di farina

94 gr di acqua

Dopo una settimana, il vostro lievito madre dovrebbe essere pronto per essere usato e potrete rinfrescarlo ogni 2, max 3 giorni. Non è necessario rinfrescarlo sempre alla stessa ora, però se iniziate di mattina, è consigliabile rinfrescarlo al mattino, così se inizate i rinfreschi al pomeriggio, continuate il pomeriggio…E ricordate che quando fate i rinfreschi per rinforzarlo, devono passare sempre almeno 3-4 ore per il raddoppio (stessa regola anche prima di utilizzarlo nelle ricette: attendete prima le 3-4 ore del raddoppio).

 

Per verificare se è bello in forza, mettetene un pezzetto in un contenitore con dell’acqua a 18°. Se il lievito sale a galla entro 1 ora, vuol dire che è pronto, altrimenti fate ancora un paio di rinfreschi.

Sto rinfrescando la mia Pasta Madre per provare la disidratazione e Reidratazione e vi farò sapere ;)



mercoledì 24 aprile 2013

Dai semi ai germogli, all'insalata con il germogliatore

Finalmente l'ho preso... si era da tanto che volevo prendere un germogliatore, tempo fa ne feci uno casalingo con le vaschette della verdura, ma non è la stessa cosa, sono andata in un negozio Bio e avevano questo splendido germogliatore in vetro (in realtà non lo avevano in negozio ma l'ho visto sul catalogo) e non ho resistito l'ho comprato!
Ho comprato anche un po di semini vari da provare tra cui Erba Medica (quà sotto), Cavolo Broccolo e Fieno Greco ed ecco il risultato!


Dopo soli 3 giorni (in realtà sulla scatola era indicato dai 4 ai 5 giorni) sono germogliati e quasi il contenitore esplodeva da quanto era pieno...

Questa foto sotto è di ieri.


Affascinante vederli crescere giorno per giorno.


Questi invece di oggi li ho dovuti togliere dal vaso germogliatore e mettere in questo vaso più grande voglio provare a vedere se crescono ancora.





Comunque l'insalata era ottima, il mio pranzo: insalatina mista con germogli di Erba Medica, noci, carote, pachino e aceto balsamico.



Vi aggiornerò sugli altri tipi di germogli, sono davvero curiosa...

Buon Pranzo.





martedì 19 marzo 2013

Il panino vegetariano del campione


Panino con cotoletta di soja e purea di peperoncino piccante.
Un panino veloce che chi come me ha un sacco di cose da fare il sabato, le cose che non riesco a fare durante la settimana perchè lavoro fino a tardi...



Ingredienti per 2 persone:   4 Fette di pane (io ho usato il mio bellissimo pan bauletto fatto in casa con lievito madre)
Insalata lattughino
1 pomodoro a fettine sottili
Formaggio a fette (facoltativo)
Mezza cipolla a fettine
2 cotolette di soia cotte al forno
Purea di peperoncino piccante  

Procedimento:
Riempire il panino e gustare! 

Buon Appetito

Carciofi ripieni


Oggi vi posto una ricetta molto particolare, che prepara spesso mia madre…ossia i carciofi ripieni di pane…diciamo che è un piatto ottimo per poter recuperare un pò di avanzi di pane raffermo (come i peperoni ripieni , le melanzane ripiene e le polpette di pane).




 Ingredienti (per 2 persone)

4 carciofi grandi
100 g di mollica di pane raffermo
3 cucchiai di pecorino romano grattugiato;
1 cucchiaio di latte
1 uovo
1/2 spicchio d’aglio
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
prezzemolo q.b.
sale q.b.
pepe q.b.

Preparazione

Lavare accuratamente i carciofi, eliminare le foglie dure, tagliare le punte e asportare le foglie interne con un cucchiaino, in modo da ricavare un invaso nel cuore del carciofo, quindi allargarlo leggermente con le dita.
A parte, preparare il ripieno con la mollica sbriciolata, le uova, il pecorino, il latte, lo spicchio d’aglio tritato finemente, il prezzemolo, un pizzico di sale e una spolverata di pepe.




Lavorare il tutto fino ad ottenere una “pasta” omogenea, e riempire i carciofi.

Infornare i carciofi salati in superficie e cosparsi di olio, aggiungendo di tanto in tanto un bicchiere d’ acqua.


Quando saranno pronti passateli per 10 minuti sotto il grill in modo che diventino dorati.
 

Servire caldi


Carciofi alla Romana

Piatto tipico dell'arte culinaria capitolina e, più in generale, laziale, i carciofi alla romana hanno in realtà origine dalla cucina ebraica (infatti esiste anche l'opzione dei carciofi detti "alla giudia", perché nati nel ghetto ebraico di Roma, dove veniva utilizzata la mammola, cioè la variante tipica del carciofo laziale).




Il carciofo è un ortaggio che fa parte della storia e delle tradizioni di Roma fin dall'antichità.

Era infatti molto apprezzato dai contadini laziali (famosi sono i carciofi di Sezze Romano), che lo usavano abitualmente per nutrirsi e lo consideravano un cibo prelibato.

Dal punto di vista scientifico, il carciofo fa parte della famiglia delle Asteraceae.

Oltre a un uso prettamente alimentare, viene indicato a fini terapeutici.

Studi medici dimostrano infatti che gli estratti di carciofo hanno effetti colagoghi, cioè di miglioramento della coleresi e delle funzioni del fegato.

Il carciofo è alto fino a 1 metro e mezzo ed ha un rizoma sotterraneo, dal quale si sviluppano più fusti.

Il fusto presenta un aspetto cilindrico, carnoso, robusto.

Dosi per 2 persone

4 Carciofi Romani

un mazzetto di prezzemolo (30 gr circa)
1 spicchio d'aglio
30 gr di pan grattato
Olio D'oliva
Sale 

Preparazione:

Tritate finemente il prezzemoloe lo spicchio d'aglio. Mettete il trito ottenuto in un piccolo piatto, unite una presa di sale e due cucchiai d'olio d'oliva e mescolate con cura per amalgamare tutti gli ingredienti. Scegliete dei carciofi piuttosto grossi, tagliatene il gambo a un centimetro dalla base ed eliminate le foglie esterne più dure. Tornite i carciofi alla base, servendovi di un coltellino ben affilato, troncatene la parte superiore, quindi allargate leggermente le foglie e, con l'aiuto di un cucchiaino, togliete l'interno (dove presente pelo e foglie appuntite).

Mettete i carciofi a bagno in una scodella con acqua e limone e fateli riposare 10 minuti. Scolare i carciofi e asciugateli con uno strofinaccio pulito e riempiteli col trito aromatico preparato in precedenza.



Sistemate i carciofi, col gambo rivolto verso l'alto, in una pentola e copriteli quasi completamente con una miscela composta da una parte d'acqua e due parti d'olio. Chiudete la pentola e cuocere a fuoco moderato.
Dopo circa mezz'ora controllate la cottura dei carciofi, che dovrebbe essere ultimata, pungendoli con una forchetta e se sono pronti, serviteli in tavola ancora caldi e cosparsi con il sughetto della cottura. I carciofi alla romana sono buoni serviti sia caldi che freddi.


Buon appetito!








Vin Brulè

Il vin brulé (anche noto come Glühwein, dal tedesco, Vin Chaud in francese, Mulled Wine in inglese) è una bevanda calda a base di vino (tradizionalmente vino rosso), zucchero e spezie, diffusa in numerosi paesi e semplice da preparare.
In Europa centrale si consuma vin brulé soprattutto nel periodo dell'Avvento. In Italia, soprattutto settentrionale, si trova nei mercatini di Natale, o, più in generale, preparato artigianalmente in pentole o termos e distribuito al pubblico durante le feste popolari del periodo invernale, compreso Carnevale. In alcuni casi si trova anche in vendita già pronto imbottigliato, quindi solo da scaldare.

Il predecessore del vin brulé è il conditum paradoxum dell'antichità.




Nel Medioevo invece si consumavano vini speziati freddi, come l'Ipocras (sinonimo di ippocrasso), e che somigliavano al moderno vin brulé per le spezie usate e per il sapore.
Il costume di bere del vino cotto, si diffuse soprattutto tra le popolazioni alpine o comunque dei paesi europei freddi. Successivamente, si diffuse positivamente in tutto il mondo, laddove occorre affrontare gelide giornate con una gradevole e confortante bevanda calda.





Difficoltà: Bassa

Cottura: 10 min

Preparazione: 5 min

Dosi per: 4 persone

Costo: Medio

Ingredienti

Vino rosso 1 litro (io uso il Sangiovese)
Zucchero 200 gr
Limoni non trattati 1
Arance non trattate 1
2 cucciaini di spezie pronte per vin brulè oppure : 2 stecche di Cannella, 8 Chiodi di garofano e
1/2 Noce moscata grattugiata al momento
Preparazione:

Preparate tutte le spezie che vi serviranno per la preparazione, quindi tagliate sottilmente la scorza del limone e dell’arancia, senza prendere anche la parte bianca.
In un tegame versate lo zucchero unite la scorza degli agrumi, le spezie e in ultimo versate il vino rosso.
Ponete la pentola sul fuoco e portate lentamente a ebollizione e fate bollire a fuoco basso per 10 minuti.

Infine filtrate il vin brûlé con un colino a maglie fittissime e servitelo fumante.

Buon vin brûlé a tutti!







Il mio primo Pane con la Macchina

Come già detto ho comprato la macchina per il Pane è favolosa (ho preso una Ariete) anche se ora la sto già abbandonando perchè con la pasta madre è più pratico il forno. Comunque per chi ha fretta o non è pratico (iml mio amore per dirne una) è l'ideale, in 3 ore si sforna un panetto (il mio è di massimo 500gr) profumato e morbido.


Ecco come si prepara questo è un panetto di 500gr:

Ingredienti:

150ml di acqua tiepida
1 cucciaino di zucchero
1,5 cucchiaio di olio evo
1,5 cucchiaino di sale
325gr di farina 0
1 cucchiaino abbondante di lievito di birra secco o 10 gr di lievito di birra fresco (non avevo ancora la pasta Madre).

Procedimento

Inserire gli ingredienti ed attendere 10 minuti prima di avviare la macchina
Impostare il programma Base per il pane (3 ore) e avviare.






Eccolo bello soffice inaugurato a dovere!!!


Autoprodurre la Pasta Madre

Qualche settimana fa ho comprato la macchina per il pane, perchè incuriosita da un collega che ne possiede una mi ha spiegato quanto possa essere facile anche per chi non è un panettiere farsi il pane fresco anche tutti i giorni. Così l'abbiamo provata e in effetti è molto semplice, è venuto un soffice pane bianco che si è mantenuto molto bene per molti giorni. Però non ero soddisfatta perchè per quanto buono fosse aveva comunque quel sapore di lievito che sovrastava su tutti gli altri ingredienti.
Così visto che mia sorella tempo fa mia veva parlato della Pasta Madre mi sono documentata e ho voluto provare ad autoprodurmela da sola. Ho trovato questo sito "Comunità del Cibo Pasta Madre" dove spiega benissimo come autoprodurla. Non è stato facilissimo lo devo ammettere, e solo al secondo tentativo ho sviluppato una Pasta Madre molto resistente e profumata. 



Comunque è stato un successone, il pane è buonissimo ho fatto anche la pizza che non ha niente a che vedere con quella fatta con il lievito in polvere o di birra..
Vi posto quì sotto la procedura e gli ingredienti, dato che ho modificato qualcosa nel secondo tentativo.

Passo 1:
Ingredienti:

200 grammi di farina tipo “0” biologica
100 grammi di acqua tiepida
1 cucchiaino di miele biologico
Procedimento:

Impastate tutti gli ingredienti per bene, fino ad ottenere una piccola palla morbida e liscia. Riponete questo primo impasto in una ciotola coperta da un panno e lasciatelo riposare al caldo per 24 ore.


Trascorse queste 24 ore occorre rinfrescare:

Passo 2:


200 grammi dell’impasto precedente
200 grammi di farina tipo “0” biologica
100 grammi di acqua tiepida

Stemperate l’impasto precedente nell’acqua tiepida e una volta sciolto per bene aggiungete la farina. Procedete dunque come al punto precedente, fino ad ottenere un nuovo impasto ben modellato.
Coprite e fate riposare per altre 24 ore.

Già nei primi rinfreschi noterete che l’impasto si è leggermente gonfiato e sono comparsi i primi alveoli


Passi successivi:

Continuate questa procedura di “rinfresco” per almeno 1o 2 settimane (è variabile la mia è esplosa in tutta la sua bellezza in 10 giorni) , finchè il vostro impasto non sarà in grado di raddoppiare il suo volume in circa 4 ore.

Terminato questo processo, la vostra pasta madre è pronta per essere utilizzata per produrre il vostro pane. Si conserverà in frigorifero in un vasetto di vetro anche per più di una settimana, tra un rinfresco e l’altro.

sabato 9 febbraio 2013

Spaghetti di riso verdure e gamberoni


Ogni tanto ci provo a cucinare orientale, certo non sarà venuto come quello del risporante ma hanno riscosso successo, da notare il piatto abbondante... sono quelli di IKEA per intenderci profondi  e capienti !!!


Difficoltà : bassa
Cottura: 30 minuti
Preparazione : 15 minuti

 
Ingredienti: (per 4 persone)

200 g di vermicelli di riso
100 g di champignon
2 cucchiai di salsa di soia
300 g di gamberoni
Brodo vegetale (o brodo di pesce) 
1 zucchina
1 vasetto di germogli di soia
1 rapa bianca
1 porro o cipollotto fresco
1 carota

olio extravergine d’oliva

Preparazione

Per realizzare questo piatto vi occorrerà una padella ampia io ho usato il wok perchè si presta a questo tipo di cotture violente e rapide, infatti grazie alla sua caratteristica forma raggiunge velocemente alte temperature e le mantiene anche durante la cottura.

 


Dopo aver lavato le verdure, tagliare a listarelle la carota, la rapa e la zucchina, il cipollotto fresco con parte del suo ciuffo e gli champignon.
Iniziare a saltare la carota, la rapa, la zucchina nel wok molto caldo con un goccio d’olio, e aggiungere il cipollotto, i germogli e i funghi, alla fine anche i gamberoni lavati e sgusciati e la salsa di soia. A questo punto aggiungere il brodo di pesce (io ho usato le test dei gamberoni per fare il brodo precedentemente) e e gli spaghetti di riso e far cuocere.





Gustateli caldi e rigorosamente con le bacchette.

Buon Appetito
Paola

venerdì 27 luglio 2012

Gemistà (Pomodoro Ripieno) con patate al forno


Il gemistà (in greco γεμιστά), o pomodoro ripieno, è un piatto della cucina greca realizzato riempendo pomodori o peperoni maturi (siano essi rossi o verdi) con riso e spezie. Si usano talvolta anche melanzane o zucche. Viene solitamente servito con un contorno di patate. Piatto di origini antiche, molto comune in estate (periodo di più facile reperibilità per la verdura fresca) e che può essere mangiato caldo o freddo (in quest'ultimo caso come spuntino o pasto leggero).


Questa è la mia ricetta:







Ingredienti: (per 2 persone)
  • 4 pomodori grandi maturi 
  • 100 g di riso
  • prezzemolo
  • basilico
  • Aglio
  • olio extravergine d’oliva
  • sale
  • pepe
  • patate
  • rosmarino 

Preparazione

Lavare i pomodori, tagliate l’estremità superiore e con un cucchiaio togliete la polpa mettendola da parte.
Mettete un po di sale all'interno e rovesciateli in modo che elimineranno anche l'altra acqua in eccesso.
In una terrina mettete la polpa dei pomodori, il riso, il basilico, il prezzemolo e l'aglio tritato, il sale e pepe.
Cuocere un po il riso con la polpa per alcuni minuti per far insaporire , se occorre aggiungete un po di passata di pomodoro.
Farcite i pomodori con il riso ma non riempiteli fino al bordo perchè in cottura il riso tenderà a gonfiarsi. 

Coprite i pomodori ripieni con l’estremità che avevate tagliato.
Metteteli in una terrina spennellata con un po d’olio assieme alle patate tagliate a tocchetti e conditi con sale pepe e rosmarino, mettete anche un po d’olio sopra i pomodori e le patate.
Cuocere a 180° per 30 minuti.


Buon Appetito



lunedì 2 luglio 2012

Ravioli di Spinaci


Dato che ho comprato la macchinetta per fare la sfoglia oggi che è il patrono di Roma e mio onomastico ho fatto i ravioli di spinaci , certo questi aggeggi ti semplificano molto la vita..ma come facevano le nostre mamme/nonne a fare la sfoglia  col matterello io ci ho provato e mi sono spezzata la schiena peggio che andare a zappare la terra....vi piace il mio piatto? molto patriottico direi....


Ingredienti per la pasta sfoglia:

300gr di farina
3 uova intere
60gr di spinaci lessati
un pizzico di sale

Preparazione:

Per preparare la pasta agli spinaci mettete 60 gr di spinaci lavati e scolati a lessare in un tegamino assieme a 2 cucchiai di acqua e un pizzico di sale. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere ed asciugare gli spinaci dopodiché passateli al setaccio per ottenere una crema liscia. Versate in una ciotola la farina setacciata, le uova (che avrete tenuto a temperatura ambiente), il sale e la crema di spinaci, quindi amalgamate per bene gli ingredienti, poi trasferitevi su di una spianatoia ed impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo; nel caso l’impasto non dovesse raccogliere completamente la farina o risultasse leggermente duro, aggiungete uno o due cucchiai di acqua tiepida e continuate a impastare fino a quando non risulterà liscio e compatto e poi lasciatelo riposare coperto per almeno mezz’ora in luogo fresco. Dopo il riposo la pasta fresca risulterà più morbida ed elastica: preparatevi quindi a stenderla per ottenere il formato che desiderate procedendo a mano oppure con la macchina apposita (che consiglio a tutti gli sfaticati come me XD).



Ingredienti per il ripieno:

2 zucchine
2 patate medie
cipolla
olio
sale
pepe

Preparazione:

Bollire le patate, sbucciarle, farle freddare e tagliarle a pezzetti in un tegame con olio la cipolla tritata e le zucchine tagliate a dadini.
Unire sale e pepe e far cuocere con un po d'acqua per 10 minuti.
Far freddare e passare nel mixer.




Preparare i ravioli a vostro piacimento, io ho usato la macchinetta ma ho constatato che non ne vale la pena, ci vuole troppo tempo e vengono minuscoli.




Infine stendete i ravioli su un panno per farli asciugare, cuocere e condire a vostro piacimento.




Buon Appetito!

martedì 26 giugno 2012

Sushi

Ecco i nostri sushi maki, ci siamo divertiti un mondo a farli potrei diventare uan professionista.
Il sushi è facile da fare in casa, diciamo che serve un po’ di organizzazione. Si mangia intingendolo velocemente nella salsa di soia in cui s’è stemperato una punta di coltello di wasabi (che è molto piccante), inoltre si usa del gari (zenzero in agrodolce) come intermezzo tra i pezzi di sushi per “pulire” la bocca anche se tradizionalmente le virtù antisettiche dello zenzero erano ritenute capaci di uccidere eventuali germi presenti nel pesce, in questo caso abbiamo usato del salmone affumicato perchè non a tutti piaceva l'idea del pesce fresco, il risultato è stato positivo guardate un po... io vi metto la ricetta su cui mi sono basata di Butta la Pasta poi voi decidete cosa usare.



Ingredienti per il sushi fatto in casa:

Il gari non è fondamentale ed è abbastanza costoso da comprare già pronto quindi vi propongo la ricetta per farlo in casa anche perchè secondo me è ottimo anche come tradizionale sottaceto:
- gari:
  • 150g di zenzero fresco
  • 100 ml di aceto
  • 25 ml acqua
  • 20 g di zucchero
  • 1/4 cucchiaio raso di sale
PROCEDIMENTO:Sbucciare lo zenzero, tagliarlo a fette molto sottili, salarlo e metterlo in una bacinella di vetro o ceramica immerso in acqua per una notte.
Scottarlo per 1 minuto, sciacquarlo con acqua, riscottarlo per un altro minuto e scolarlo senza sciaquarlo con acqua fredda.
Mettere l’aceto, l’acqua, lo zucchero e il sale in una pentolina e far sciogliere interamente lo zucchero.
Mettere lo zenzero scottato in un barattolo di vetro e versarci sopra lo sciroppo, se non riuscisse a coprirlo tutto bisogna rifarne altro.
Chiudere il barattolo (controllare che il coperchio non presenti imperfezioni), lasciarlo raffreddare del tutto capovolto.

- per il riso gohan (riso condito di base):
  • 480 ml di acqua
  • 420 gr di riso
  • 6 cucchiai di aceto di riso (io uso quello di mele, quello di vino è troppo forte)
  • 3 cucchiai rasi di zucchero
  • 6 piccoli pizzichi di sale
PROCEDIMENTO: E’ facile trovare il riso da sushi a chicchi piccoli e tondi, ma in alternativa potete usare il nostro arborio.
Conviene preparare il riso la sera prima per poi usarlo a pranzo conservandolo in un contenitore di vetro o ceramica chiusi (meglio evitare la plastica visto che il condimento del riso ha una parte acida).
In un pentola o padella antiaderente mettere 80 gr d’acqua per ogni 70 gr di riso (sciacquato in acqua fredda finché l’acqua non appare meno biancastra).
Portare a bollore a fuoco alto ed appena bolle coprire con un coperchio (sarebbe meglio annodarci intorno un tovagliolo per assorbire il vapore) e far cuocere per 10 minuti senza scoperchiare a fuoco bassissimo.
Dopo 10 minuti assaggiare ed eventualmente aumentare la cottura fino ad avere un riso comunque non troppo cotto.
Allargarlo in una terrina per farlo raffreddare lasciandolo coperto con un canovaccio (anche fuori in balcone).

Preparare lo sciroppo appena messo a cuocere il riso: mettere in un padellino l’aceto, lo zucchero ed il sale, portare appena a bollore e far raffreddare.
Lasciate riso e sciroppo almeno un quarto d’ora a raffreddare, poi uniteli mescolando delicatamente con una spatola finché il riso non è tutto lucido.
Una volta freddo metterlo nel contenitore scelto e poi il frigorifero.
Lavorate questo riso bagnando leggermente le mani in una ciotolina d’acqua perché è molto appiccicoso.
Con queste dosi del riso gohan si ottengono tutti i sushi della foto che sono del tipo nigiri (polpetta di riso col filetto di pesce sopra) e maki (sushi arrotolato).

- per i nigiri-sushi (sushi a polpettina):
  • 1 piccola orata (spigola, ricciola e simili)
  • 1 sgombro medio (tonno o salmone)
PROCEDIMENTO: prendere una noce di riso, compattarla e darle la forma di un cilindro appiattino sopra e sotto, spalmarci sopra pochissimo wasabi e ricoprirlo con un pezzo di filetto di pesce.
NB: allo sgombro si lascia la pelle
- per la frittatina:
  • 1 uovo
  • 1/2 cucchiaino di zucchero
  • 1 pizzico di sale
PROCEDIMENTO: in una padella antiaderente da circa 20 cm di diametro, mettere mezzo cucchiaio d’olio a scaldare a fuoco bassissimo.
Versare 1/3 del composto come una crêpe sottile, appena rapprende arrotolatela stretta su se stessa e lasciatela ad un lato della padella.
Versate la metà del restante composto ed appena rapprende arrotolate il tutto mettendo dentro la prima frittatina lasciata all’angolo.
Ripetere il procedimento ancora una volta e si avrà una frittata quasi cilindrica, non abbrustolita e compatta, che va fatta raffreddare per poi essere tagliata a listarelle.

- per 10 california maki (sushi arrotolato):
  • 1 foglio di alga nori
  • 1/8 di un piccolo avocado
  • 1 bastoncino di surimi (scongelato la sera per il pranzo in modo che non sia freddo)
  • 1/8 di un piccolo cetriolo
  • 1 cucchiaino di maionese
PROCEDIMENTO: i cetrioli che si usano nei maki vanno pelati e va eliminata la parte centrare acquosa e con i semi.
su uno stuoino di bambù o un tovagliolo mettere l’alga nori (deve essere verde molto scuro, se è nera dovete passarla al volo sul fornello per tostarla un pò) uno strato da 1 cm di riso lasciando 2 cm di alga liberi sul lato opposto a voi.
Al centro del riso e per lungo mettere un velo di maionese largo 2 cm, 1 striscia di avocado, 1 striscia di surimi, 1 striscia di cetriolo.
Il ripieno deve avere un diametro massimo di 2 cm di diametro sennò non riuscirete a chiudere bene l’alga.
Arrotolate usando lo stuoino, bagnate con acqua il bordo libero di alga, pressate la chiusura e otterrete un cilindro.
Bagnando costantemente la lama liscia di un coltello affilato tagliate il cilindro prima a metà e poi medaglioni larghi 1,5 cm circa ed in totale si avranno 10 maki.
cospargete di sesamo tostato leggermente.
Nei maki si possono mettere strisce di frittata, tonno, salmone fresco o affumicato, gamberi bolliti, avocado, carote, cetrioli, ritagli dei filetti usati per fare i sushi nigiri. Nella foto sono presenti questi maki:
- per 10 futomaki vegetali:

  • 1 foglio di alga nori
  • 1/4 di frittatina1
  • 1/8 di un piccolo citriolo
  • 1 cucchiaino di maionese
- per 10 futomaki con gamberi:
  • 1 foglio di alga nori
  • 1/8 di frittatina
  • 1/8 di un piccolo avocado
  • 2 gamberi bolliti e tagliati a metà
  • 1 cucchiaino di maionese
-Costi, quantità usate per i sushi in foto e consigli:
Spesa totale arrotondata molto per eccesso: 15 euro.
Considerando i prezzi di un giapponese economico i 30 maki in foto sarebbero costati 60 euro ed i 14 nigiri 14 euro: totale 74 euro.
1) nel caso avanzasse del sushi conservatelo in una scodella coperta in frigo.
2) preparate tutti gli ingredienti la sera prima perché vanno usati tutti freddi (l’avocado invece va pulito alla fine perchè tende ad annerire).
3) in due ore dovreste riuscire a fare una cena anche per 4 persone se aggiungete un dolce veloce (tipo sorbetto) e magari una buona scodella di zuppa in stile orientale.


Ringrazio Butta La pasta per la ricetta favolosa e i consigli.

Buon Appetito!

Spaghetti di soia con verdure

Visto che qualche tempo fa abbiamo fatto una bella cena jappo style vi do la ricetta che abbiamo usato per fare gli spaghetti di soia con le verdure.


Ingredienti ( Per 4 persone ) :
300 g spaghettini di soia
zucchine e carote
frittatina di 2 uova

cipolla
funghi porcini essiccati fatti ammorbidire in acqua tiepida
3 cucchiai di salsa di soia
olio
sale
pepe

Procedimento:

Scaldare il wok e far rosolare la cipolla con un filo d'olio. Aggiungere le carote e le zucchine tagliate a fiammiferi sottili (x le zucchine usare solo la parte verde) più i funghi secchi fatti ammorbidire in un po di acqua e strizzati, far saltare tutto, salare, pepare e riempire il wok per metà d'acqua compresa l'acqua dei funghi essiccati. Aggiungere il dado se vi piace (metà sbriciolato).
Cuocere a fiamma dolce finchè le carote non son cotte (sono le più lente). A quel punto aggiungere la frittata a pezzetti e gli spaghetti di soia CRUDI, si cuoceranno infatti con l'acqua di cottura delle verdure e diventeranno molto saporiti. mescolate bene finchè gli spaghetti non sono cotti, se vedete che manca l'acqua perchè l'hanno assorbita tutta ma sono ancora crudi, aggiungetene gradatamente.
Condite con un po' di salsa di soia o di chili sauce se amate il piccante!


Buon Appetito!

Mezze Maniche Cozze e Pecorino

Questo piatto abbina la tipica ricetta del mare ad uno dei sapori più caratteristici della cucina romana, il pecorino! Io lo trovo buonissimo sia come amante del pesce che come amante del pecorino, questa ricetta me l'ha fatta scoprire mio fratello e lo ringrazio moltissimo!


Ingredienti per 4 porzioni
  • 350-400 g mezze maniche
  • 2 kg di cozze
  • pecorino romano grattugiato q.b.
  • 7-8 pomodorini ciliegia
  • poco vino bianco
  • 1 spicchio di aglio
  • peperoncino
  • olio extravergine


Preparazione
Far aprire con poca acqua le cozze ben pulite; filtrare il sughino.
Calare la pasta.
Soffriggere nell'olio l'aglio e il peperoncino, eliminarli, aggiungere le cozze sgusciate e sfumare con il vino bianco; aggiungere il sughino delle cozze, i pomodorini e sfaldarli con il cucchiaio.
Far cuocere pochi minuti.
Aggiungere al sugo la pasta al dente finendo la cottura in padella, saltarla con il formaggio (completare con il prezzemolo tritato se gradito)

Buon Appetito!!